Tecnologia produttiva.

Il nostro gres porcellanato.

Le piastrelle in gres porcellanato vengono prodotte utilizzando materie prime selezionate e particolarmente pure, soggette alle più moderne tecnologie di estrazione e controllo. Il prodotto così realizzato è un gres porcellanato di altissima qualità ottenuto tramite macinazione ad umido delle materie prime, successivo essiccamento parziale mediante atomizzazione, opportuno stazionamento in silos al fine di omogeneizzare le caratteristiche, pressatura con presse idrauliche ad elevata potenza per ottenere pressioni specifiche oltre i 500 Kg/cm2. L’elevata forza di pressatura permette di ottenere, dopo opportuno trattamento termico a temperature di circa 1200°C, un corpo ceramico altamente compatto e resistente con un bassissimo assorbimento d’acqua inferiore allo 0,1% (UNI EN ISO 10545-3) ed un’elevatissima resistenza meccanica che supera come valore medio i 45 N/mm2, rispetto ai 35N/mm2 richiesti (UNI EN ISO 10545-4). Il gres porcellanato presenta un’elevata resistenza all’abrasione profonda, inferiore a 140 mm3 di materiale asportato, rispetto ai 175 mm3 previsti dalla Norma UNI EN ISO 10545-6; per questo motivo è particolarmente indicato per ambienti ad elevato traffico. La bassa porosità fa sì che il prodotto risulti ingelivo e classificato BIa secondo la Norma UNI EN 14411, essendo l’assorbimento d’acqua inferiore allo 0,1%. La resistenza chimica agli acidi e alle basi (UNI EN ISO 10545-13) lo rende particolarmente adatto anche per ambienti dove vengono utilizzati prodotti aggressivi, quali agenti chimici, ad esempio strutture ospedaliere, industrie chimiche e farmaceutiche nonché in industrie alimentari. I prodotti in gres porcellanato vengono forniti in un’ampia gamma di formati e finiture: naturale, levigata, lappata, patinata, strutturata e bocciardata.

Guida al prodotto.

Consigli di posa.

La posa del gres porcellanato può essere eseguita su tutti i supporti normalmente usati in edilizia, quali:

  • calcestruzzo
  • massetti cementizi
  • sottofondi con le serpentine di riscaldamento
  • massetti in anidrite – intonaci a base cemento e gesso
  • pavimenti preesistenti
  • legno
  • metallo

I supporti su cui posare il gres porcellanato debbono essere asciutti, stabili, solidi, meccanicamente resistenti, perfettamente piani ed esenti da parti asportabili (polvere, grassi, oli, cere, vernici, agenti disarmanti e quanto altro possa pregiudicarne l’adesione). Debbono essere idonei a ricevere i carichi e sopportare le sollecitazioni previste per lo specifico utilizzo. I massetti cementizi devono aver completato la stagionatura e dove esistono sistemi di riscaldamento a pavimento, deve essere effettuato il ciclo di collaudo dell’impianto. Pavimenti composti da vecchie ceramiche, marmette, pietre naturali, debbono essere solidi, ben ancorati al fondo, privi di crepe; la pulizia da oli, cere, grassi, ecc. deve essere fatta con una soluzione di acqua e soda caustica o altro detergente già sperimentato per tale uso, onde assicurare la totale eliminazione anche in profondità. Pitture esistenti e la ‘’piombatura’’ del marmo devono essere eliminate. In tutti i casi, qualunque sia il tipo di sottofondo, è di fondamentale importanza curare la planarità del sottofondo, al fine di evitare la formazione di vuoti al di sotto delle lastre che potrebbero rappresentare punti deboli per il rivestimento, con particolare attenzione a rilievi e alla presenza di corpi rigidi estranei. Eseguire la posa a regola d’arte seguendo le indicazioni del progettista, del responsabile del cantiere e del capitolato di posa. La posa del gres porcellanato deve essere effettuata in maniera tale che l’adesivo assicuri un perfetto riempimento ed adesione nel tempo, onde evitare fenomeni di deformazione e garantire il massimo di affidabilità in tutte le condizioni di posa. Scegliere l’adesivo più indicato attenendosi alle indicazioni del produttore del collante stesso. In linea generale si consigliano adesivi che assicurino una buona bagnabilità di tipo C2 (cementizi migliorati).